Nell’ambito delle attività del progetto MIM “ Asoc” A scuola di OpenCoesione, progetto che nasce in accordo con il Ministero dell’Istruzione, coordinato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del governo italiano. Il progetto “A Scuola di OpenCoesione” è finalizzato a sviluppare competenze digitali affinché gli studenti diventino cittadini consapevoli e attivi nella partecipazione alla vita pubblica del proprio territorio: l’obiettivo è infatti quello di approfondire le caratteristiche socio-economiche, ambientali e/o culturali del proprio territorio a partire da uno o più interventi finanziati dalle politiche di coesione su un tema di interesse, verificando quindi come le politiche stesse intervengono per migliorare il contesto locale.
Per l’anno scolastico 2024/2025, il gruppo classe del Liceo statale Archimede, giunto alla settima partecipazione alla competizione di monitoraggio civico di asoc composto da 20 alunni delle classi 4 A, 4 El, 5 ALS, ha deciso di concentrarsi sul tema “ Ricerca e innovazione”. Il gruppo si è ridefinito team con il nome di “ Re_Greeners” sulla base della scelta del progetto specifico individuato e precisamente il progetto PON FESR del ciclo 2014-2020, denominato “ COMETA, Colture autoctone mediterranee e loro valorizzazione con tecnologie avanzate di chimica verde” che vede il Ministero dell’Università e della Ricerca come soggetto programmatore e come soggetto beneficiario, il CREA, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria.
Il progetto è coordinato da Novamont, l’azienda leader a livello mondiale nello sviluppo e nella produzione di bioplastiche e bioprodotti, con laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna. Punto di forza del progetto è stata la sinergia con i cinque partner del progetto, attivi nei territori del Mezzogiorno: BIOAGRITEST – Centro Interregionale di Diagnosi Vegetale, CIHEAM – Istituto Agronomico Mediterraneo, CREA – Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (Centri Cerealicoltura e Colture Industriali, Ingegneria e Trasformazioni Agroalimentari e Zootecnica e Acquacoltura), ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e Università degli Studi di Sassari.
Scopo del progetto è stato studiare e validare sistemi colturali non-food innovativi a basso input ed idonei ad essere coltivati in aree marginali.
Le diverse frazioni delle colture (semi, biomassa ipogea ed epigea) sono state studiate per ottimizzare i processi di trasformazione e produzione di bioprodotti di interesse per il comparto agricolo ed industriale.