LEZIONI D’EUROPA 3: lo sguardo degli altri. L’immagine dell’UE nel Maghreb

AGGIORNAMENTO DEL 25/03/2022

REGISTRAZIONE  “LEZIONI D’EUROPA 24/03/2022”

Programma dell’evento: 

10:00 – Accoglienza

Claudia Salvi, Coordinatrice Centro Europe Direct Roma Innovazione, Formez PA

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10:10 – Introduzione della lezione

Daniele Pasquinucci, Università di Siena

10:20 – Interviene:

Arianna Poletti, Giornalista

Chiara Loschi, Università di Bologna

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11:15 – 11:30 – Domande e chiusura lavori


 

Termine iscrizioni: 

Mercoledì 23 Marzo 2022 ore 23:00

ISCRIVITI

Quanto è importante, per l’Unione Europea, l’opinione che di essa hanno le élites politico-sociali e i cittadini dei “paesi terzi”? Quale incidenza ha l’immagine dell’“Europa fuori dall’Europa” nel forgiare i valori, gli obiettivi, le azioni e quindi, in definitiva, la stessa identità delle istituzioni sovranazionali? Il primo campo di analisi per provare a rispondere a questa domanda sarà il Maghreb. Si tratta di un’area cruciale per l’Unione europea, non solo per la sua vicinanza geografica, ma anche per i suoi forti legami (storici, economici, culturali, geopolitici e così via) con tutta l’Europa. Nei primi anni Sessanta, la Comunità europea inaugurò una serie di accordi commerciali con il Marocco, l’Algeria e la Tunisia; poi, all’inizio degli anni ‘70, le relazioni della Comunità europea con quell’area sono state organizzate attraverso una serie di strumenti politici ed economici – dalla politica mediterranea globale istituita a Parigi nel 1972 fino all’Unione per il Mediterraneo creata nel 2008. Ancora oggi, l’Unione europea continua a considerare il Maghreb come una “realtà speciale” che merita un atteggiamento particolare. Non è un caso che il Parlamento europeo abbia una delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb; e non è un caso che la Commissione europea abbia prestato un’attenzione specifica all’impatto che il New Pactum on Migration and Asylum (presentato nel settembre 2020) potrebbe avere in quel quadrante. A ulteriore conferma di ciò, vi è il rinnovato partenariato con il piano economico e di investimento del vicinato meridionale presentato nel febbraio 2021 dalla Commissione europea. Questioni centrali come le primavere arabe, l’immigrazione, i recenti sommovimenti politici che hanno interessato la Tunisia hanno rappresentato un banco di prova per l’UE. Il modo in cui questa ha reagito alle vicende che hanno interessato il Maghreb ha contributo a plasmare l’opinione che di essa si ha in quella regione; resta da vedere se, e in quale modo, questa percezione abbia contribuito a cambiare le scelte dell’Unione europea nella sponda maghrebina.  

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