AGGIORNAMENTO DEL 10/03/2022
REGISTRAZIONE “LEZIONI D’EUROPA 10/03/2022”
Programma dell’evento:
10:00 – Accoglienza
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Claudia Salvi, Coordinatrice Centro Europe Direct Roma innovazione, Formez PA
10:10 – Introduzione del percorso
Massimiliano Montini, Università di Siena
10:20 – Interviene: Daniele Pasquinucci, docente di Storia delle relazioni internazionali e titolare della Cattedra Jean Monnet in Storia dell’integrazione europea all’Università di Siena
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11:15 – 11:30 – Domande e chiusura lavori
Termine iscrizioni:
Mercoledì 9 Marzo 2022 ore 23:00
ISCRIVITI
La presente lezione muove dall’idea che alcune importanti cause storiche dell’attuale euroscetticismo italiano vadano cercate nel processo di formazione e maturazione del nostro europeismo. Di quel processo è stata parte non secondaria la maniera in cui la classe dirigente ha narrato ai cittadini le ragioni dell’adesione del paese al progetto di unificazione sovranazionale. Come ogni altra narrazione pubblica, quella “europeista” è stata fonte di legittimazione politica, economica, sociale e culturale, e ha agito come strumento di persuasione collettiva. Sin dagli anni Cinquanta, in alcuni milieux tecnocratici si era diffusa una concezione della Comunità quale attore sovraordinato necessario a dare disciplina a un paese, l’Italia, sostanzialmente incapace di governarsi da solo. Gradualmente interiorizzato anche dalla classe politica, il «vincolo europeo» è rimasto a lungo circoscritto agli ambienti più direttamente coinvolti nella elaborazione della politica comunitaria del paese. Con il Trattato di Maastricht, però, il vincolo si è trasformato in elemento chiave della narrazione pubblica “sull’Europa”. L’enfasi posta sulla disciplina di bilancio e sui rigidi criteri da rispettare per aderire alla zona euro ha favorito una sorta di identificazione tra lo strumento e l’obiettivo: il vincolo era l’Europa, e viceversa. Le recenti crisi economico-finanziaria, e l’incapacità dell’Unione di difendere le economie dei suoi Stati membri, hanno aperto la strada a un rovesciamento di significato del vincolo, che si è trasformato in un paradigma negativo. Implicito in esso, infatti, è l’idea che l’Unione europea sia “altro da noi”. I partiti euroscettici hanno sfruttato abbondantemente questa aporia. La presunta alterità di Bruxelles ha fornito loro il destro per reclamare la restituzione di una piena sovranità nazionale. La lezione intende offrire un’analisi del percorso storico che ha fatto sì che un capitolo importante della «narrazione europeista» producesse conseguenze indesiderate, ponendo le basi per diffusione della contro-narrazione euroscettica.